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venerdì 19 novembre 2010

Pane


Fare il pane in casa non è solo una pratica antica che é tornata di moda negli ultimi tempi, ma una soddisfazione unica.
Fare l'impasto, su cui puoi sfogare tranquillamente i tuoi momenti di rabbia (si dice che più si maltratta meglio è!!), aspettare che lieviti, dargli forma e finalmente cuocerlo.
La casa che si riempie di un profumo fantastico...il profumo del pane appena sfornato è uno dei veri piaceri della vita.
Se in più il pane lo fate con il lievito madre, allora siete arivate al top!

Per ciò abbiam pensato di organizzare una serata di panificazione.
Ringraziamo Paolo e Luisella che hanno gentilmente fatto da relatori, ed hanno condiviso con noi la loro esperienza, i loro "segreti" e il loro lievito madre, che ci hanno regalato a fine serata.


I vantaggi di usare il lievito madre (chiamato anche pasta madre, pasta acida o lievito naturale) rispetto al lievito di birra sono diversi.
Innanzi tutto non dà problemi di allergie o intolleranze, lo si puo fare anche con farine adatte ai celiaci, il pane è "vivo" anche quando cotto, mentre i lieviti di birra muoiono con la cottura, e questo si sente sia nel gusto che nel profumo, inoltre è molto più leggero e digeribile.
Mi raccomando, non spaventatevi se vi può sembrare complesso, perché comunque il metodo di panificazione non si discosta molto da quello con il lievito di birra, basta solo capire come funziona il "rinfresco" del lievito madre, cioè come lo si nutre per mantenerlo vivo.
Sorvoliamo sul procedimento per produrre da sole il lievito madre, perché è un procedimento lungo e incerto (magari ne riparleremo in un prossimo post), é sufficiente chiederne un po' a un'amica, ne basta anche solo una noce.
Come dicevamo occorre dargli periodicamente da mangiare (cioé "rinfrescarlo"), perchè è vivo, fatto da tanti batteri che hanno bisogno di nutrimento. Iniziate pesando il vostro lievito madre e procedete al rinfresco aggiungendo metà del suo peso in acqua e poi uguale peso di farina, ad esempio, a 50 gr di lievito madre dovete aggiungere 25gr di acqua e 50gr di farina.
Potete usare farina "0", farina di farro, manitoba o integrale (meglio se con germe di grano). Mescolate prima l'acqua col lievito madre, poi aggiungete la farina e impastate bene.
Effettuato il rinfresco, conservatelo in frigorifero in contenitori di vetro. L'intervallo del rinfresco può essere anche di una settimana, ma controllate ogni tanto perchè potrebbe diventare acido.

E una volta imparato come si "rinfresca" il lievito, ecco la ricetta del pane di Paolo.
E' una ricetta molto semplice ed ottenuta da una lunga sperimentazione personale:

1 kg di farina
1 kg di lievito naturale (già rinfrescato)
500 ml di acqua
1 cucchiaino circa di sale (che può variare in base ai gusti personali)

Prima di iniziare però ricordatevi di tenere da parte un po' di lievito madre per la panificazione successiva!
Formate una fontana con la farina, al centro metterete la pasta madre e l'acqua, mentre all'esterno della fontana, lontano dal lievito, il sale.
Impastate bene (almeno una decina di minuti) finchè l'impasto sarà ben omogeneo, poi mettetelo a lievitare coperto.
Quando ha raddoppiato il volume (di solito ci voglion alcune ore) dategli la forma voluta o mettetela nello stampo del plumcake; aspettate ancora mezz'ora o un'ora che si "riprenda" un po' e nel frattempo fate scaldare il forno a 180°/200°, dovrete comunque fare qualche prova perchè ogni forno è diverso dall'altro.
Quando vedete che la crosta ha preso colore e sentite bene il suo profumo sfornatelo.
Per avere una crosta più morbida, appena sfornato inumidite la crosta con un pennello bagnato con acqua o, per i più coraggiosi, con le mani bagnate.
Ora potete gustarvelo caldo oppure congelarlo per avere del buon pane fresco per tutta la settimana.

Qua di seguito trovate un breve video con alcuni momenti della serata di panificazione.
Se avete dubbi o difficoltà contattateci pure!
Se vi siete trovate bene e panificate con successo, fatecelo sapere!!

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